Osteopatia e postura
La postura perfetta esiste? No. Esiste però un miglioramento posturale che ha come obiettivo quello di prevenire il dolore e l’infortunio.
Ognuno di noi ha una sua struttura unica nel suo genere, frutto di un evoluzione che ha diversificato la genetica di ogni singolo essere umano. Il risultato è una struttura corporea unica che comporta un atteggiamento posturale altrettanto unico e singolare in ogni essere umano. In parole povere la postura di ognuno di noi non sarà mai peggiore o migliore di quella di qualcun altro, ma potrà essere più o meno funzionale a seconda di quali problematiche il nostro corpo ha dovuto subire nel tempo.
Come interviene l’osteopatia sul sistema posturale?
L’osteopatia interviene considerando la storia clinica della persona e analizza tutti i sistemi del corpo, dal sistema muscolo-scheletrico a quello viscerale fino ad arrivare al cranio. In questo modo individua le aree “disfunzionali” che impediscono una corretta funzionalità del nostro corpo. Queste aree vengono trattate per ripristinare la loro corretta funzionalità liberando le altre strutture dai fastidiosi compensi che portano nel tempo a rigidità e a disturbi.
L’osteopatia previene dai dolori posturali?
Non esistono dolori posturali, bensì esistono dei dolori dovuti a una postura disfunzionale. La corretta funzionalità del nostro corpo si ha solo quando ogni struttura ha la piena capacità di esprimere la propria mobilità. Quando questo non accade si creano dei compensi che portano dei sovraccarichi ad altre strutture che finiscono per degenerare e dare dolore. Per esempio se la mia dorsale è rigida la mia scapola non si muoverà più liberamente e la mia spalla dovrà fare il doppio della forza per compiere gli stessi movimenti. Risultato? La spalla comincerà a farmi male, l’ecografia evidenzierà una degenerazione tendinea (magari sovraspinato è il primo che ne risente) e non sarò più in grado di muoverla liberamente. In realtà la mia povera spalla stava solo compiendo il doppio del lavoro per compensare la rigidità scapolare causata dalla rigidità della dorsale che ha innescato la serie di compensi. Sembra uno scioglilingua ma vi assicuro che è tutta realtà! (e succede molto spesso, soprattuto nell’era dello smart working dove le povere dorsali vengono sottoposte a carichi abnormi stando sempre a sedere).
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